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03 Marzo 2020

On-line o On-life

Livello di presenza mentale

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Ognuno di noi possiede una porta magica. Questa porta conduce a due mondi paralleli ma distanti. Questa porta è piccola, solo pochi centimetri di larghezza e altrettanti in altezza, eppure riesce a far transitare milioni di persone ogni istante.

Anche tu, in questo istante l’hai appena varcata, pur tenendola stretta tra le tue mani.

A me piace chiamarla “la porta dei paralleli” ma tu la conosci con il suo nome originale: smartphone.

Quante volte apri questa porta per il tuo bravissimo viaggio personale? Quante volte afferri la sua maniglia per scendere nel suo mondo onirico fatto di progetti, desideri e sogni? Decine, ogni giorno. E ogni volta trovi questa porta aperta, spalancata, pronta ad accoglierti nel suo mondo di perfezione.

Perfezione; già forse è proprio questo il segreto del successo di questa porta: ti apre un mondo dove tutto è perfetto. I rapporti (perfettamente virtuali) e le interazioni (assolutamente virtuali e non compromettenti), addirittura gli scontri sono meravigliosamente virtuali con la loro illusione di poter essere conclusi quando si vuole con un clic.

E poi ci sono gli affari. Quelli sì, sono perfetti. O almeno sono le più concrete rappresentazioni del mondo perfetto e virtuale che vorresti sempre intorno a te.

Ecco cosa ti piace del mercato virtuale: il suo potersi concretizzare attraverso un acquisto. Che sia una penna o l’ultimo modello di scarpe, ogni oggetto che proviene da quel mondo incantato ti illumina della speranza che quel mondo perfetto non sia, poi, solo virtuale.

Il mondo dell’on-line.

E poi, uscito dalla “porta”, ecco il mondo dell’on-life.

Imperfetto, caotico, egoista ed egocentrico; incapace di ascoltarti, addirittura sentirti. Non è quello che vuoi e non lo accetti. Lo sopporti.

Il mondo on-life non fa granché per apparirti migliore del virtuale, con le sue storture così reali, le promesse disilluse, i tradimenti, le differenze che creano discriminazione. Eppure, basterebbe poco per vincere questa “battaglia”. O forse no.

Forse è proprio su questa presunta semplicità che il mondo dell’on-life si è adagiato, convinto che nessuno avrebbe preferito l’apparire all’essere. Eppure, il mondo dell’on-line erode ogni giorno fette della nostra attenzione (e delle nostre finanze)

E questa porta magica sta compiendo la più completa e affascinante delle magie: sta trasformando il suo pubblico. Una metamorfosi però che quando vediamo ritratta in alcuni scatti, proprio non ci piace. Un sortilegio nefasto.

Hai presente le immagini di mezzi pubblici dilaniati dal silenzio dell’indifferenza. In cui ognuno siede nella sua solitudine, distante dal prossimo.

Non conosco il segreto di questo incantesimo.

Chiudere le porte all’on-line? Chimerico.

Migliorare il mondo on-life? E come?

Forse stavolta non esiste una soluzione.

Forse tutti noi siamo destinati a un lento distacco da un mondo che per quanto ci raffiguri, proprio non ci rappresenta.

O forse sì, forse uno spiraglio c’è.

E forse questo spiraglio può illuminare la soluzione.

Per scoprirlo però dovrai anche tu mettere in atto una magia. Ora fai ciò che ti dico: metti in stand-by il tuo telefono e, quando lo schermo sarà diventato completamente nero, la soluzione a questo dilemma ti apparirà riflessa davanti agli occhi.

Ecco, ora ci sei.

 

Have an essential day

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